Biografia
Biografia
Filippo di Sambuy (1956) è nato a Roma, vive e lavora tra Monaco e Torino.
Dopo la laurea in Semiologia all'Ecole Superieur d'Art Visuelle di Ginevra, inizia il suo percorso artistico ottenendo nel 1981 una borsa di studio al PS1 di New York ed esponendo al Centre d'Art Contemporain di Ginevra. Nel 1982. è invitato ad Aperto 2 in occasione della 40ma Biennale di Venezia.
Tra gli anni '80 e '90 espone in numerose collettive museali (Musée Rath, Ginevra - GAM, Bologna/Torino - Flash Art Museum, Trevi - Pinacoteche di Modena, Ravenna e Pisa) e personali tra cui ricordiamo nel 1981 la mostra alla Galleria Marilena Bonomo a Bari, nel 1982 alla Gallerie Issert a Saint Paul de Vence e, l'anno seguente, presso la Galleria France Morin a Montreal (Canada). Nel 1984 è nella Galleria Andata e Ritorno di Ginevra con un'installazione visivo-sonora. Nel 1988 espone nella Galerie Feldman a Berna. Questo periodo è caratterizzato da imponenti installazioni site specific di opere pittoriche in cui l'interazione fra gestualità su tele, pareti e lo spazio circostante trasfigura la percezione dello spazio.
Nel 1986 è l'ideatore con Salvatore Astore e Sergio Ragalzi della mostra Docks Dora, prima mostra di pittura e scultura nella Torino dell'Arte Povera. A metà degli anni '80 e metà anni '90 realizza numerosi affreschi per committenti privati e pubblici.
In occasione del 65mo anniversario della nascita della città di Sabaudia (1999), è invitato dall'Assessorato alla Cultura a realizzare un istallazione site specific: un omaggio dell'artista ai simboli dell'architettura Razionalista italiana. La mostra è stata presentata dallo storico dell'arte Vittorio Sgarbi.
Nel 2000 è a Torino al M.A.U. - Museo di Arte Urbana.
Tra il 1999 ed li 2004 realizza una serie di grandi installazioni in spazi architettonici aulici in cui il tema del simbolo è strettamente connesso al luogo. Nasce così, nel 2001, la grande installazione di bandiere d'ispirazione araldica e mosaico pavimentale alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Nel 2003 cura il progetto per un imponente mosaico da collocarsi nella corte ottagonale di Castel del Monte (Andria) in Puglia.
Nel 2002 è alla GAM - Galleria d’Arte Moderna di Torino e alla galleria Guido Carbone da Torino; nel 2005 all'Hangar Bicocca a Milano con la mostra Playground&Toys a cura di Adelina Von Fürstenberg. L'anno successivo è all'Ucla Museum of Art di Los Angeles, al Luma Museum of Art a Chicago nel 2006; Rubin Museum of Art di New York.
Tra il 2006 ed il 2012 partecipa a numerose collettive tra cui "Playground&Toys" all'Hangar Bicocca a cura di Adelina Von Fürstenberg ed all'itinerante "The Missing Peace" dedicata alla figura del Dalai Lama e al Tibet, presentata negli USA all'UCLA Museum di L.A., al Luma di Chicago, al Rubin Museum di N.Y e infine al Nobel Museum di Stoccolma; inoltre, nel 2006 espone allo Spazio Thetis durante la 52ma Biennale di Venezia e nel 2009 alla Fundacio Canal di Madrid.
Nel 2011 al Frost Art Museum di Miami, partecipa a Gran Torino, "The Crossroads of the Italian contemporary art scene" curata da Francesco Poli. Nello stesso anno partecipa alla alla 54ma Biennale di Venezia, espone presso lo studio Vizzini di Milano durante la Settimana del Mobile e alla Montecarlo Art Gallery. Nel 2012 partecipazione al Grimaldi Forum Principato di Monaco al group-show "Lo Stile Italiano".
Partecipa nel 2012 Un'altra Storia 2_arte italiana 1980-1990 all' Ex Birrificio Metzger (Torino) a cura di Edoardo di Mauro; da Marianne Wild Arte Contemporanea UnicA con la personale 2Metàin1, Chieti.
Nel 2013 Pio Monti gli dedica a Roma la personale "Per Riflessi ed Enigmi" e nel 2014 presenta a Venezia alcuni suoi ritratti a Palazzo Fortuny, nell'ambito de "La Divina Marchesa" dedicata all'iconica figura di Luisa Casati.
Nel 2015 ha luogo un'altra importante personale di "XII Ritratti D'annunziani" curata da Giordano Bruno Guerri, alla casa-museo del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, dal titolo "Per non dormire". Nella stessa occasione la scultura Annunzio (2001) è entrata nella collezione permanente del giardino del Vittoriale. Lo stesso anno viene presentata l'istallazione site specific "Il progetto ideale" a Castel Maniace di Siracusa.
Nel 2016 interviene a Palermo nei magnifici spazi della Cappella dell'Incoronata, del Palazzo dei Normanni e di Palazzo Belmonte Riso, con i suoi pavimenti a mosaico in graniglia di marmo; intitolati "Stupor Mundi. L'ORIGINE", ispirati dalla sintesi multiculturale mediterranea promossa dalla corte di Federico Il di Svevia e matrice dell'umanesimo europeo.
Nello stesso anno, si svolge alla Pinacoteca Albertina di Torino l’antologica " Aller/retour 2001-2016: da Stupinigi all'Albertina" a cura di Francesco Poli.
Nel 2017, realizza il progetto Svasti, avviatosi in India, a Varanasi, con un rito sacro celebratoil 2 marzo di quell'anno: il rituale del fuoco hawan ha ripulito il simbolo della swastica. Tale simbolo è stato oggetto di due interventi tenutisi lo stesso anno: lo stone floor Svasti realizzato nella piazza del Duomo di Cortona e sponsorizzato da Arte Cerreta, e la mostra Svasti presso la Galleria Luoghi Comuni a Torino.
Nel 2019 interviene nell'abside della diruta Ex Chiesa di Santa Maria del Soccorso, nel quartiere Ballarò di Palermo, realizzando un mosaico raffigurante Santa Rosalia, commissionato da Fondazione Sicilia. Nel 2018, nella Galleria Photo & Contemporary di Valerio Tazzetti, e nel 2020, presso il Museo della Ceramica di Mondovì (CN), espone opere frutto della riflessione sul Libro Zohar o Libro dello splendore, importante testo profetico ebraico.